Loader
 

COVID 19: misure da adottare

COVID 19: misure da adottare

Il Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia-Romagna, l’Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna, la Direzione Dipartimento Direzione di Sanità Pubblica ha diramato delle Indicazioni provvisorio per le aziende ai fini dell’adozione di misure per il contenimento del contagio da SARS-CoV-2.

Il documento contiene misure da adottarsi da parte del datore di lavoro e dei lavoratori, oltre che un importante capitolo per la gestione dei cosiddetti “contatti stretti” e dei “casi sospetti”

Si consiglia una attenta consultazione del documento in tal senso al fine di meglio inquadrare le situazioni a rischio e velocizzare le eventuali procedure indicate.
 
Fermo restando le indicazioni contenute nella Circolare Ministeriale n° 5443 del 22/02/2020 e nel DPCM del 23/02/2020 si ritiene utile ribadire l’osservanza delle seguenti misure precauzionali:

  • ove vi siano lavoratori residenti e/o domiciliati nei comuni interessati dal DPCM del 23/02/2020, per gli stessi deve essere disposta la sospensione del lavoro invitandoli a rimanere nel proprio domicilio;
  • NON inviare lavoratori nelle aree interessate dal DPCM del 23/02/2020;
  • NON consentire l’accesso all’Azienda a soggetti (fornitori, corrieri, ecc.) provenienti dai Comuni interessati dal DPCM del 23/02/2020;
  • qualora a partire dal 1 Febbraio 2020 l’Azienda abbia inviato lavoratori nei Comuni interessati dal DPCM del 23/02/2020 per svolgervi attività lavorative, informare della circostanza il  Dipartimento di Prevenzione dell’ASL. Analoga informazione va fornita in caso vi siano lavoratori tornati dalla Cina, Sud Corea, Iran;
  • valutare la possibilità di rimandare di almeno 15 giorni le trasferte dei lavoratori nelle Regioni attualmente colpite da focolai di infezione, disincentivare comunque, per quanto possibile, l’attività di trasferta in generale dei lavoratori almeno nei prossimi 15 giorni;
  • evitare anche le riunioni aziendali privilegiando, ove possibile, riunioni in videoconferenza;
  • favorire l’attività lavorativa in “smart working” (lavoro agile) e/o “home-working” (lavoro a domicilio);
  • evitare contatti diretti con persone che presentano sintomi da raffreddamento ( tosse, febbre, raffreddore ), eventuali lavoratori che dovessero presentare tali sintomatologie vanno invitati a rientrare subito a casa e riferirsi al proprio Medico Curante; qualora invece il paziente sintomatico abbia avuto di recente contatti con soggetti provenienti da aree a rischio deve essere invitato a rientrare immediatamente a casa e chiamare urgentemente i numeri dedicati (112, 1500);
  • mettere a disposizione dei lavoratori all’interno dell’azienda opuscoli o apposita cartellonistica che indichi le “precauzioni idonee” a limitare il rischio di diffusione del virus; queste misure sono le stesse indicate dal Ministero della Salute (es: lavarsi le mani frequentemente, porre attenzione all’igiene delle superfici, ecc…);
  • mettere a disposizione dei lavoratori dispenser di gel igienizzante su base alcolica informandoli sulle corrette modalità di utilizzo e, in caso di richiesta, lasciare indossare le mascherine. Quest’ultima misura può essere adottata se non compromette l’attività lavorativa e in aggiunta all’eventuale equipaggiamento da indossare per la sicurezza sul lavoro, confidando che ciò sia fattibile stante l’impossibilità al momento di approvvigionarsi di tali strumenti;
  • consigliabile inoltre intensificare le operazioni di pulizia/sanificazione/igienizzazione degli ambienti e delle superfici e delle procedure di pulizia/disinfezione dei filtri degli impianti di aerazione e ventilazione;
  • informare tutti i lavoratori aziendali ed in particolare quelli che lamentano in modo diretto o dei quali si è venuti a conoscenza di condizioni di iper suscettibilità alle infezioni e/o che presentano severe patologie pur essendo ancora adibiti ad attività lavorative (es: neoplastici, cardiopatici, immunodepressi, trapiantati, diabetici insulino dipendenti, BPCO, ecc…) della necessità di mettersi in contatto con il proprio Medico di Medicina Generale e/o con il Medico Competente aziendale al fine di poter valutare, caso per caso, l’effettiva presenza di patologie che debbano cautelativamente far prevedere, in accordo col Datore di Lavoro, un periodo di sospensione dalla attività lavorativa o l’offerta di telelavoro o lavoro a domicilio, o quanto meno l’individuazione di una postazione di lavoro adeguata alle loro condizioni di salute; 
  • qualora presenti lavoratrici in stato di gravidanza, si ritiene utile adottare specifiche misure di prevenzione del rischio adibendo le stesse ad attività, oltre che compatibili con il loro stato gravidico, che prevedano lo svolgimento del lavoro in ambienti separati dagli altri ( o per lo meno all’interno di ambienti protetti e non sovraffollati), e comunque non a contatto col pubblico. In mancanza di tali possibilità accordare la sospensione dall’attività lavorativa o un periodo di lavoro a domicilio.

    CLICCA QUI PER SCARICARE IL DOCUMENTO COMPLETO
No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.