Le opere affidate al Conscoop hanno riguardato il restauro della Chiesa con particolare attenzione agli aspetti storico-artistici e all’utilizzo di materiali originali. Nello stesso tempo, hanno riguardato l’installazione impiantistica (elettrica) avvenuta nell’ambito della disciplina sperimentale CEI 64-15 “Norma per gli impianti negli edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artistica”. I lavori di ripristino e restauro sono stati eseguiti con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici essendo l’edificio vincolato tra gli “edifici soggetti a tutela ai sensi della legge n.1089 del 01-06-1939”.
FOCUS:
La prima pietra della Chiesa della Beata Vergine delle Grazie, annessa al convento di S. Girolamo, venne posta il 15 agosto 1560 per la magnificenza dei marchesi Fregoso che ne finanziarono la costruzione, e fu consacrata nel 1575. Il bel campanile romanico, con bifore nella parte superiore e finestre strombate a tutto sesto lungo la verticalità, fu restaurato per la prima volta nel 1775 dall’Architetto Botticelli Santi. Il portico è suddiviso da colonne ottagonali sormontate da un occhio in arenaria, mentre l’interno presenta la caratteristica della travatura scoperta. Le murature sono in pietra tufacea e di spessore vario dai 35 ai 100 cm.. All’interno, si può ammirare la meravigliosa Pala del Santo dove sono rappresentati la Madonna col Bimbo in gloria e San Girolamo e Santa Cristina, un capolavoro rimasto meravigliosamente intatto nel tempo.