Le opere affidate al Conscoop hanno riguardato il restauro delle murature e degli strati di intonaco interni al Museo, risalente all’anno mille, e di un insediamento più recente del 1700. A tal fine, come piani di distribuzione dell’impianto elettrico e di riscaldamento, si sono utilizzate strutture orizzontali in modo da avere il minor numero di tracce possibili ed eliminando il collocamento di macchine. Si è operato salvaguardando l’intera struttura verticale e i suoi strati evolutivi con conseguente conservazione delle volte e dei soffitti in arella. Sono stati invece demoliti e ricostruiti ex novo gli intonaci interni privi di rilevanza storica. La facciata principale su Piazza Arcivescovado è stata ripresa in vari punti, mentre il fronte sul cortile interno ha necessitato di ampie porzioni di intonaco. Gli infissi esterni sono stati (in parte) sostituiti con infissi di nuova progettazione, mentre porte e infissi interni sono stati restaurati e adattati alle nuove quote. I pavimenti originali in cotto, sono stati smontati, restaurati e interamente riutilizzati. L’immagine complessiva del Museo, nonostante la nuova destinazione degli spazi, è rimasta inalterata rispetto all’assetto iniziale. La struttura museale è stata, inoltre, dotata di nuovi arredi, bacheche ed espositori nonché di impianto illuminotecnico di grande impatto scenico.