Gasometro 2 dell’innovazione – Politecnico Di Milano

Progetto a cura dell’Architetto Renzo PIANO

Costruzione Eco Sostenibile

Gasometro 2 dell’innovazione – Politecnico Di Milano
Edilizia urbana
   Ambito Scolastico Universitario

Location

Milano

Il lavoro, affidato al Conscoop e al Consorzio Integra, fa parte dell’intervento di rigenerazione urbana sostenibile dell’area “Bovisa Goccia Villa Pizzone” di Milano che interessa una superficie di oltre 300 mila mq e riguarda la realizzazione del nuovo campus del Politecnico.

Per smontare i 360 tralicci di acciaio verticali, orizzontali e diagonali delle 18 campate su 4 livelli più le tre balconate sopra il tamburo del Gasometro 2 della Bovisa di Milano, dove sorgerà il futuro campus del Politecnico, sono stati necessari due mesi. Un intervento unico a livello nazionale, delicato e tecnologico, perché la struttura, d’inizio Novecento, una volta restaurata, sarà rimontata, fedele al manufatto originario. Non più come infrastruttura per misurare il volume del gas in città, ma come cornice storica e vincolata di un nuovo fabbricato, che sarà inserito all’interno delle cerchiature di acciaio e ospiterà uffici e laboratori didattici per le startup oltre a quella che sarà una delle camere bianche per gli esperimenti di precisione fra le più grandi in Europa.

«Si tratta di un progetto ambizioso, dall’elevato valore culturale e memoriale, teso a tramandare al futuro la preziosa eredità del passato. L’opera di restauro e valorizzazione, tecnicamente sofisticata e unica nel suo genere, consentirà alla nostra generazione di porsi in continuità con la storia di un pezzo emblematico di archeologia industriale, opponendosi al processo di deterioramento e vetustà, inevitabile, che il trascorrere del tempo sempre comporta».
Emilio Faroldi (Prorettore vicario del Politecnico di Milano)

Fin dall’inizio, ferma intenzione del Politecnico (committente dell’opera) è stata, infatti, realizzare una mirata azione di rifunzionalizzazione dell’esistente, per mezzo di un approccio filologico in grado di risanare la struttura di acciaio, oggi compromessa, evitando consumo di suolo e innestando in un’area oggi fragile e ambientalmente preziosa nuove funzioni contemporanee, così da restituire linfa vitale ed economia a un monumento dell’immaginario collettivo, proiettandolo nel futuro.

Il Gasometro 2 prevede, quindi, la costruzione di più volumi, anche con destinazione residenziale per gli studenti, secondo il masterplan curato dallo studio Renzo Piano Building Workshop unitamente alla rigenerazione dell’area a parco in cui saranno piantumati oltre 16mila alberi, realizzati percorsi ciclo-pedonali e rinnovata l’interconnessione con le stazioni ferroviarie di Bovisa e Villapizzone.

All’interno del Gasometro 2, come premesso, sarà costruito un edificio di 19mila mq e nove piani di uffici, laboratori e spazi per le start-up. Il Gasometro 1 ospiterà invece funzioni sportive. L’intervento, co-finanziato da Politecnico e Regione, vale circa 50 milioni e da cronoprogramma dovrebbe chiudere per il 2025.

Durante il giorno, l’edificio emanerà imponenza e solidità; di notte, la facciata trasparente ne alleggerirà la forma, facendolo apparire perfettamente integrato nell’ambiente circostante, leggero e armonioso. La facciata in vetro continuo, realizzata tramite un sistema a montanti e traversi (“stick system”), garantisce un aspetto pulito, privo di elementi di fissaggio visibili, esaltando così l’estetica e la forza dell’edificio con una superficie uniforme e moderna. La struttura è inoltre dotata di vetri a doppia camera, che migliorano l’isolamento termico e acustico, e di vetri anticaduta, per una maggiore sicurezza. L’opera, che adotta sistemi di costruzione eco sostenibile all’avanguardia, mira a unire tradizione, innovazione tecnologica e design in un unico polo che ambisce a diventare icona di modernità e futuro. Un’isola green dentro la quale la memoria dei luoghi continuerà a trasmettersi attraverso la mano di un progresso che non la svilisce, ma al contrario, la esalta.

Rispetto a questa opera, lo stesso Renzo Piano ha posto l’accento sul rispetto dei luoghi “che ci parlano”, sulla tutela dell’ecosistema che li ospita, sul rapporto osmotico che deve crearsi tra campus e città e sui processi di costruzione sostenibile dei quali chi costruisce deve con competenza farsi carico anche salvaguardando la sicurezza di chi opera.

Per il Conscoop, essere parte della costruzione dell’Innovation Hub di Renzo Piano rappresenta un grande onore. Quest’opera, oltre a essere un’icona di bellezza architettonica, è testimonianza del fatto che quando innovazione e lavoro si uniscono in maniera consapevole il risultato è esempio di cosa significhi sostenibilità”.

Gasometro 2 dell’innovazione – Politecnico Di Milano