22 Giu CONSCOOP: TRE ANNI, UN MANDATO, UN’EPOCA
È un bilancio che fotografa una realtà solida e in costante sviluppo quello presentato lunedì 20 giugno c.a. nella sede forlivese di Conscoop – Consorzio a carattere nazionale che associa circa 90 cooperative di produzione e lavoro residenti in tutte le regioni italiane.
L’assemblea è stata l’occasione per fare il punto sul mandato appena concluso che, per la complessità degli eventi occorsi, a partire dalla pandemia, ha trasformato il lasso temporale di un triennio nello scarto di un’epoca.
Nonostante ciò, il Conscoop ha dimostrato grande capacità di resilienza; la stessa maturata in 73 anni di storia, ossia a partire da quel 1949 in cui sette imprese romagnole decisero di unire le proprie forze per cooperare per la ricostruzione della pace e del Paese, rispondendo alla crisi rilanciando.
Nel 2019 il Consorzio ha deliberato un piano strategico industriale ambizioso che, in questi tre anni, ha portato compimento a tutela del suo patrimonio, della sua base sociale e creando valore aggiunto per i territori di riferimento in termini di sostenibilità.
Si è lavorato puntando sulla qualificazione delle imprese associate e sull’assessment della squadra operativa, ossia sugli elementi cardine che ne rappresentano il futuro. Anticipando le indicazioni dettate dai piani nazionali ed europei di sviluppo si è agito sulla completa digitalizzazione della struttura e, allo stesso tempo, si sono potenziate le politiche di ricambio generazionale nella piena equità di genere. Proprio su quest’ultimo dato il Conscoop, rappresentato da una Presidente donna, da una Vice Presidente donna e da un Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo donna è un’eccezione assoluta nello scenario italiano delle Costruzioni. Valgono le competenze e il merito.
A partire dal 2019 è stato attivato un processo di ricambio generazionale con un incremento dell’organico di circa il 40% e inserendo in prevalenza giovani laureate/i. Opportunità che ha contribuito a migliorare la qualità dei servizi resi, dei requisiti ottenuti, dei riconoscimenti (es. Leed Platinum per il risparmio energetico) e delle certificazioni internazionali che ne aumentano la competitività.
A livello operativo, la Capogruppo ha aumentato il suo potere acquisitivo passando da circa 90 milioni di lavori nel 2019 agli attuali 163 milioni. Il tutto, grazie all’enorme lavoro di squadra e alle ottime competenze e requisiti tecnici che ne determinano l’assetto competitivo.
Cause esogene legate al fermo forzato dei cantieri dato dalla pandemia e, successivamente, al rincaro prezzi e alla difficoltà di reperimento della materia prima anche a causa della guerra in corso hanno, invece, fatto registrare per il Consorzio un calo di produzione, bilanciato da un parallelo e conseguente incremento del portafoglio lavori, attualmente dell’ordine di 440 milioni di euro.
A livello di Holding e, quindi, di risultato consolidato con le sue imprese controllate e operanti prevalentemente nell’ambito dell’energia e del gas, l’anno si è concluso con un fatturato di 88 milioni (registrando un incremento del 5% rispetto al 2020) e un margine operativo di 9 milioni di euro.
Un risultato estremamente positivo che si lega alle operazioni straordinarie e strategiche attivate dal Gruppo che hanno previsto la fuoriuscita da determinati assett, quale la vendita di energia, e il parallelo consolidamento del settore della gestione delle reti gas. Settore nel quale il Gruppo si attesta tra i primi 10 in Italia e, attraverso il quale,è stato siglato una importante partnership con il Gruppo ACEA con cui ha dato vita alla Società ADistribuzione Gas.
Il Conscoop – dichiara la rieletta Presidente Monica Fantini – da main contractor delle proprie imprese si è trasformato progressivamente in un incubatore di innovazione, solido e affidabile per mezzo del quale le associate possono agire nel presente per costruire il proprio futuro. Un apripista capace di visione e di progettualità, solido nella gestione del suo patrimonio dal valore intergenerazionale e, quindi, attento al suo sviluppo attraverso scelte imprenditoriali moderne e oculate a favore della mutualità, della qualificazione continua delle imprese e della valorizzazione dei territori. In un sistema di risorse finite come quello in cui viviamo è fondamentale concepire interventi reversibili, per questo motivo la qualificazione di cui parlo si orienta principalmente verso la transizione ecologica, così come espressa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Transizione a cui rispondere in maniera coerente, decisa e responsabile. Per quanto ci riguarda, l’essere stati protagonisti della costruzione della scuola più sostenibile del pianeta a livello energetico e di riduzione delle emissioni di CO2, testimonia il nostro impegno e i nostri sforzi per contribuire a generare un cambiamento durevole”. La parola chiave per i prossimi anni è PNRR e l’impegno del Consorzio sarà rivolto ad affrontare al meglio questa sfida per cui ci stiamo già aggiudicando lavori importanti.
E, proprio su questo fronte, s’inserisce anche la costituzione di “COOP IN RETE”. Un progetto a cura dei più importanti Consorzi cooperativi nazionali di settore, CNS Consorzio Nazionale Servizi, Consorzio INTEGRA e CONSCOOP, promosso da Legacoop Nazionale e da Legacoop Produzione e Servizi, al fine di dotare il sistema cooperativo di un ulteriore strumento a favore delle imprese e dei territori. Il tutto, svolgendo attività di esplorazione e di monitoraggio del mercato delle costruzioni allo scopo di coglierne le opportunità in chiave di progettazione, realizzazione, gestione lavori e servizi, promuovendo la piattaforma produttiva di propria competenza.
“L’importante lavoro che in questo mandato abbiamo portato avanti e realizzato – dichiara il DG Massimo Batani – ha sensibilmente rafforzato la situazione economica e patrimoniale del Consorzio gettando le basi per guardare con ritrovato ottimismo al domani. Il Consorzio quest’anno compie 73 anni, anniversario che per noi si traduce in chiara e precisa responsabilità, sia come amministratori che come dirigenti, nel lasciare alle future generazioni condizioni migliori di quelle che abbiamo trovato. Su questo si basa la sostenibilità che noi, come cooperazione, abbiamo l’obbligo di esercitare fino in fondo.”
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