26 Mag Assemblea di Bilancio 2022
Quest’ultimo triennio, breve in senso temporale ma dallo scarto di un’epoca per la densità degli eventi accorsi, segna per tutti noi la delimitazione di un prima e di un dopo totalmente inatteso e dalla complessità crescente proprio per la velocità con cui il contesto, non solo è mutato e muta, ma continua a metterci di fronte a prove inedite.
Una complessità, che nostro malgrado, sta ridisegnando nuovi perimetri entro i quali orientarci. Dopo una pandemia di cui vividi portiamo i segni; dopo l’anacronismo violento di una guerra vicina e la concomitante crisi economica fatta di rincari e d’inflazione oggi, nel nostro Paese, si aggiunge l’ennesimo evento catastrofico, una calamità devastante per portata e vastità. Un’alluvione, la variabile imprevista che ci ha sommersi e per la quale l’Emilia-Romagna si trova, di nuovo, a dover far fronte a ingentissime perdite e danni che hanno coinvolto migliaia di persone, attività produttive, cooperative e imprese.
Romagna tin bota (tieni botta)! E’ il motto in dialetto di queste giornate, le radici a cui aggrapparsi, lo dicono gli anziani salutandosi nell’esortazione al non mollare mai. Un motto che, attraverso l’esercito di volontari di questi giorni, uomini e donne di ogni età impegnati ad aiutare a liberare le città dal fango o attivi in ogni azione possibile per dare sostegno, ci parla di solidarietà, di relazione e di mutuo soccorso richiamando al senso più profondo della parola che ci connota, cooperare.
Il cooperare che per noi, imprese fondate su questo, si lega all’obbligo di una sostenibilità da garantire, la stessa in cui il benessere individuale e il benessere collettivo sono parte inscindibile dello stesso piano. In queste occasioni, ricordarlo, è un monito all’essere sempre coerenti con ciò che siamo, anche nelle situazioni più tragiche nelle quali, nostro preciso dovere, è quello di continuare a fare al meglio il nostro lavoro; quello di fare al meglio impresa impegnandoci a generare bilanci positivi; impegnandoci, ancor di più, a pianificare traiettorie di crescita responsabile per i nostri Soci, che significa contribuire allo sviluppo durevole delle Comunità e, allo stesso tempo, quello di esserci quando i territori, come in questo caso, hanno bisogno. Solo così, potremo tenere il futuro dentro alle scelte del presente e, facendolo, costruire FIDUCIA che rappresenta il sentimento più prossimo a quel “tener botta” che di per se è sostenibilità.
Nel rispetto profondo di questa terra, in cui molti di noi sono nati e in cui, 74 anni fa, è nato il Conscoop; una Terra dove l’indole al cooperare è cultura, a prescindere dall’essere o meno cooperatori/trici, in questa Assemblea non si poteva che partire che da qui, dal condividere direttamente questa situazione con i Soci proprio per ciò che il Conscoop, nel suo essere senza confini, rappresenta nella forza di un’Italia unita.
In maniera concreta, così come la cooperazione è abituata a fare, abbiamo aperto un conto corrente solidale in cui, chi vorrà, potrà versare un contributo a favore della Romagna e a sostegno di chi ha perso tutto. Questa azione, esclusivamente interna al Consorzio e ai suoi Soci, non si pone in alcun modo in contrapposizione ai canali ufficiali di aiuto o a quelli della nostra Associazione di riferimento, ma al contrario è funzionale a sostenerli attraverso una raccolta che sarà a loro interamente devoluta verificandone le destinazioni.
Perché il Conscoop è soprattutto questo.
Il Conscoop e le sue imprese sono abituate a non mollare, a “tener botta”, per affrontare le sfide quotidiane di un settore che da sempre si misura con le crisi, anche quando definite “permanenti”, ma altresì siamo abituati a rilanciare, come questo nostro bilancio racconta. Una fotografia, non di scelte coraggiose (lasciamo il coraggio per altre cose), ma di ciò che più conta in impresa ossia: le PERSONE, la competenza, la formazione, la visione, la lungimiranza. Doti che si acquisiscono nell’impegno allo stare al passo con i tempi e, per quanto ci riguarda, con il farlo stando in relazione.
Un lavoro di squadra, quello del Conscoop e delle sue imprese controllate, necessario per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati in termini di: strategia industriale, consolidamento sociale, formazione continua delle competenze, percorso incrementale delle qualificazioni certificate, miglioramento gestionale continuo; politiche etiche e comportamentali e sviluppo sostenibile.
Elementi, i citati, che fanno del Conscoop una DIMENSIONE GENERATIVA DI SVILUPPO in grado, cioè, sia di mettere a sistema competenze, qualificazione, reti, solidità finanziaria e patrimoniale; sia di semplificare la complessità per i propri Soci cercando di tenere in equilibrio gli aspetti economici, sociali e ambientali.
Il tutto, in un contesto in cui il valore innovativo dell’essere un Consorzio è misurabile dal fatto che, nel tempo, l’idea di economia della relazione a cui si ispira si è rafforzata come condizione funzionale per rispondere alle sempre più complesse sfide del mercato generando, allo stesso tempo, un effetto moltiplicatore di opportunità che le imprese, da sole, non riuscirebbero a raggiungere.
Il Conscoop sono 86 cooperative di un’Italia unita che, in questi anni capaci di mettere in ginocchio l’economia mondiale, hanno saputo rispondere con determinazione ai bisogni. E’ per questa ragione che la percentuale di PIL prodotta dal comparto non va letta nella freddezza dei suoi numeri, ma nel valore delle Persone e delle Imprese che l’hanno saputa generare.
Un Conscoop diffuso che all’autonomia differenziata contrappone l’unitarietà delle differenze che richiama a un processo dinamico di opportunità in termini multi territoriali e multi aziendali.
Il prossimo anno il Consorzio compirà 75 anni, un traguardo importante a cui arriverà senza rughe e troppi acciacchi perché vissuto sulle gambe di persone in grado di fare al meglio la propria parte nel tragitto che è stato loro affidato per essere una storia italiana, di quelle destinate a durare.
I NUMERI DELLA 74° ASSEMBLEA DI BILANCIO:
N. Soci 86 Imprese Cooperative
Valore della Produzione 82,2 Mln
Valore della Produzione Consolidato 94,1 Mln
Acquisizioni 2022 253 Mln
Portafoglio lavori 510 Mln
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